Farmacologia preclinica
Le attività di ricerca nel settore della ricerca di base si sono svolte soprattutto in riferimento alla farmacologia dei prodotti di origine naturale. In particolare, in collaborazione con il gruppo diretto dalla prof.ssa Ghelardini (Neurofarba, Università di Firenze) sono state indagate le attività neuroprotettive di derivati dell’Astragalo (una importante radice utilizzata in medicina tradizionale cinese) su un modello di neuropatia indotta da oxaliplatino e in collaborazione con il gruppo diretto dal prof Fani (Biologia, Università di Firenze) sono state studiate le caratteristiche antibatteriche di piante medicinali quali l’Origanum vulgare e le caratteristiche dei batteri endofiti e della rizosfera di piante del genere Echinacea. In collaborazione con il prof Ndisang (University of Saskatchewan, Saskatoon, Canada) è stata curata l’edizione di un numero speciale del Journal of Diabetes Research, con la relativa redazione di un editoriale.
Farmacoepidemiologia e Farmacovigilanza
Le attività di ricerca nel settore della Farmacologia Clinica si sono concentrate soprattutto nel settore della medicina cardiovascolare e della geriatria. In particolare numerose pubblicazioni sono derivate dalla partecipazione dell’autore a consorzi di ricerca nazionali come ad esempio I-Grade (Italian Group for Appropriate Drug prescription in the Elderly), nell’ambito del quale il gruppo di Vannacci si è occupato, oltre che dell’inquadramento metodologico generale, della valutazione della appropriatezza prescrittiva e del rapporto efficacy/safety del farmaci calcioantagonisti, degli anticoagulanti orali, e dei farmaci ad azione anticolinergica. Sempre nell’ambito geriatrico, con una collaborazione con il prof Bonaccorsi (DSS, Università di Firenze) è stata valutata la qualità dell’assistenza ai pazienti delle RSA della regione Toscana. Ancora nell’ambito cardiovascolare è stato valutato con particolare attenzione il profilo di efficacia e sicurezza dell’antiaggregante piastrinico ticagrelor, oggetto di case report, editoriali e ricerche di farmacoepidemiologia soprattutto in merito all’insorgenza della dispnea come reazione avversa al farmaco.
Per quanto riguarda l’area perinatale, le ricerche sono state condotte in collaborazione con diversi gruppi nazionali e internazionali. Nell’ambito del progetto di ricerca FitoViggest, promosso da AIFA e condotto in collaborazione con il prof Calapai (Università di Messina) e il Prof Facchinetti (Università di Modena e Reggio Emilia) sono state valutate le caratteristiche di sicurezza dei farmaci, dei prodotti di origine naturale e degli integratori durante la gravidanza. I dati ad oggi pubblicati riguardano in particolare la sicurezza della fosfomicina. Nell’ambito delle iniziative portate avanti insieme alla Associazione CiaoLapo Onlus si segnala la collaborazione con il gruppo del prof Suissa (McGill University, Montreal, Canada) che ha consentito la realizzazione di una pubblicazione di tipo metodologico sulla efficacia del vaccino antinfluenzale in gravidanza nella prevenzione degli esiti infausti, e quella con il gruppo internazionale della International Stillbirth Alliance, coordinata dalla Prof.ssa Flenady (Brisbane University, Australia) che ha consentito la realizzazione di due importanti pubblicazioni sulle riviste British Journal of Obstetrics anf Gynecology e The Lancet. Sempre in ambito pediatrico, si segnala la descrizione di uno dei pochi casi presenti in letteratura di Sindrome di Steven-Johnson associata alla assunzione di salbutamolo per via inalatoria realizzata grazie alla collaborazione in corso con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di Firenze.
Nell’ambito delle ricerche di tipo farmacoepidemiologico volte allo studio del profilo efficacia e sicurezza dei farmaci, è stato inoltre valutato l’impatto di farmaci antidepressivi e antinfiammatori sull’ospedalizzazione per epatopatia in collaborazione con i gruppi nazionali del Prof Leone (Università di Verona) e della prof.ssa Capuano (Università di Napoli). L’argomento degli antinfiammatori non steroidei e degli analgesici è stato anche affrontato con metodologie epidemiologiche di farmacoutilizzazione, in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale.